Un titolo che vuole essere un gioco di parole per interpretare i ricordi che mi porto dentro dal weekend che ho trascorso a Bergamo dal 30 giugno al 02 luglio.
Nei giorni precedenti una newsletter della Lonely Planet mi annunciava che si sarebbe tenuto un evento legato al mondo che rappresento, ossia il turismo, per la ricorrenza dei 25 anni di queste prestigiose guide di viaggio, proprio a Bergamo.
E' stato come un segnale: ho riflettuto sul fatto che io sono nel settore ancor prima dell'avvento delle Lonely Planet, che l'evento si sarebbe tenuto in una città che spesso ho ignorato come meta di viaggio (ed in questo credo di essere in un bel gruppo di persone che ignorano Bergamo) e, così senza pensarci più di tanto, mi sono calato nei panni di Ulisse per andare alla scoperta di Bergamo, ed essere presente all'evento "Ulisse Fest"
Sapevo che Bergamo fosse divisa in due parti, la Bergamo Bassa e la Bergamo Alta.
In passato ero capitato da queste parti, avendo come unico obiettivo del viaggio la rassegna "No Frills", una fiera del turismo, e pur trovandomi in zona, non mi ero mai soffermato più di tanto.
Ho alloggiato in Bergamo Bassa, al NH Bergamo, un 4 stelle della catena NH, albergo di buon livello, vicinissimo alla stazione ferroviaria. Con una breve passeggiata si sta nel cuore di Bergamo Bassa, dove si può fare shopping, passeggiare,cenare.
Dal corso principale, giustamente dedicato a Papa Giovanni XXIII (il Papa buono) con la linea 1A (passa frequentemente e rispetta gli orari in tabella) in dieci minuti si arriva a Bergamo Alta. oppure in alternativa si può salire con la funicolare, la cui base di partenza è situata a metà strada tre le due Bergamo.
Mentre mi avviavo alla fermata, lo sguardo è andato in alto e subito ho provato dello stupore nel vedere da lontano una sorta di "cartolina paesaggistica" che si è andata materializzando, man mano che con il bus mi avvicinavo.
L'ultimo tratto si fa costeggiando le mura e con lo sguardo rivolto al paesaggio che arriva fino alle montagne che circondano Bergamo.
Sceso dal bus, ho provato la stessa senzazione che ho provato arrivando in altre città (per esempio Dubrovnik, Kotor) in cui sei al di fuori delle mura e quindi provi a immaginare cosa ci sia all'interno, e solo quando varchi una delle porte, capisci che stai entrando in una dimensione molto particolare.
Varcata quella porta, è stato un susseguirsi di stupore e di emozione, come quando una donna che era stata ignorata, si svela in tutta la sua bellezza, in tutto il suo fascino, facendoti pentire di non averle concesso tutta l'attenzione che si meritava.
Pavimento selciato, il corso che da Piazza Mascheroni ti conduce a Piazza Vecchia, in un susseguirsi di palazzi storici, negozi molto chic, forni e latterie di un tempo, vecchi e nuovi ristoranti, scorci, finestre, balconi, terrazze.
La Piazza Vecchia, cuore nevralgico della città è un sipario a cielo aperto.
Una piccola bomboniera che racchiude alcuni tesori artistici di inestimabile valore: Il Palazzo della Ragione risalente al 1100, la Torre Civica. detta il Campanone, la Fontana Contarini, il Palazzo Nuovo, il Duomo e la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Da Piazza Vecchia si può andare alla scoperta degli angoli più nascosti ed intimi della città IN un susseguirsi di emozioni e sorprese, rimanendo assorti in un totale silenzio e senza il fastidio delle auto in transito.
Per mangiare, per gustare un buon dolce, per bere un buon caffè, anche detto da queste parti "liscio" non c'è che l'imbarazzo della scelta e può essere un'occasione per scoprire la cucina bergamasca. In particolare vi consiglio i "casoncelli", come primo piatto.
Una menzione a parte va ad Ulisse Fest, una kermesse dedicata al viaggio, con ospiti di livello internazionale, i quali hanno raccontato cosa per essi rappresentasse il viaggiare.
A conclusione di questo weekend torno dalla città di Bergamo con un alto tasso di soddisfazione e consiglio a tutti coloro che non la conoscono, di colmare questa lacuna.
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