mercoledì 31 maggio 2017

La grande bellezza delle terme romane





Pomeriggio afoso, metropolitana piena di persone, il caos della Stazione Termini, brulicante di folla, il traffico intorno alla Fontana delle Naiadi al centro di Piazza Esedra, la difficoltà di trovare un parcheggio....scene tipiche che ci costringono quotidianamente ad accumulare stress e a desiderare di stemperare la tensione accumulata, chissà andando alle Terme!

Centri benessere, SPA, massaggi energizzanti? no niente di tutto questo.

In Piazza Esedra si affaccia una meravigliosa Chiesa che è Santa Maria degli Angeli e di fianco ad essa c'è un giardino dove già s'intravedono delle statue romane. 

Varchi il cancello, fai due passi nel giardino, scendi degli scalini e come per un effetto scenico, come per un colpo di teatro, ecco che improvvisamente non senti più alcun rumore, il caldo non è più opprimente e ti ritrovi catapultato in quello che duemila anni fa era il più grande complesso termale di Roma, le Terme di Diocleziano.

Estese tra il Viminale e il Quirinale su una superficie di oltre 13 ettari, le Terme di Diocleziano sono state edificate tra il 298 e il 306 d.C.; furono trasformate a partire dal 1562 da Michelangelo che vi realizzò la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani e diede l’avvio alla realizzazione della Certosa occupando numerosi altri ambienti. Il complesso era formato da un vasto recinto esterno con l’ingresso principale sull’asse dell’attuale via Gaeta; a questo corrispondeva, sul lato opposto, un’enorme esedra con gradinate, forse usata per spettacoli teatrali, a cui si è ispirato Koch nella realizzazione di Piazza della Repubblica, nota appunto come Piazza Esedra. Il complesso termale vero e proprio, era costituito dagli ambienti riscaldati, il frigidarium, il tepidarium e il calidarium; il tepidarium e il frigidarium sopravvivono oggi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, mentre del calidarium resta solo il muro curvilineo che forma la caratteristica facciata concava della Basilica. Ai lati del corpo centrale erano disposte, in modo simmetrico, due vaste palestre e una serie di ampi ambienti, le cosiddette Grandi Aule Il percorso di visita si snoda tra gli ambienti delle Terme e comprende il Museo Epigrafico, con i suoi tre piani dedicati alla comunicazione nel mondo romano, e il Museo Protostorico, con i materiali di epoca protostorica provenienti dal Lazio.

Oggi pomeriggio, grazie alla sollecitazione pervenutami da una carissima amica, sono andato a visitare di nuovo questo "Tempio del benessere romano" e a differenza dell'altra volta in cui per effetto della rassegna "musei gratis" le terme erano invase di persone e molte di queste non sanno tenere il giusto contegno in simili luoghi, questa volta ho avuto il pregio di poter girare negli ambienti, nei corridoi , nelle sale quasi in solitudine, come se le Terme fossero la location ideale per un inedito incontro tra due persone che hanno il desiderio di stare un poco insieme.

Mentre ero lì assorto nel silenzio più totale, estasiato davanti alla ricchezza di tanta arte, immaginavo che d aun momento all'altro quei luoghi rivivessero le scene che vivevano allora e ho provato a pensare come potevano essere allora.

Il Chiostro interno ci ha regalato un momento di totale tranquillità e così nel silenzio di un torrido pomeriggio romano, che lì era meno torrido per effetto della ventilazione dei numerosi alberi, ci siamo deliziati di questo fantastico pomeriggio alle terme.


domenica 14 maggio 2017

Roma "me piagne er core"



Roma: ti guardo dall'alto di una terrazza in casa degli amici spagnoli (sede della Reale Accademia di Spagna Piazza in Montorio - Gianicolo) e l'emozione è così forte da farti sentire un bambino che torna a gioire per un regalo inaspettato.

Una di quelle sere che solo tu sai darci in cui il ponentino la fa da padrone nel rinfrescare una delle prime calde serate.

Ti guardo e come tutti quelli che, insieme a me, ti stanno guardando siamo estasiati: sembri un grande presepe di luci accese sulla storia del mondo.

Lo sguardo volge a destra, a sinistra e non vorrebbe mai fermarsi per quanto sei bella da lassù.

Vorrei rimanere lì e continuare a godermi quello spettacolo ma so che domani ad aspettarmi ci sarà quella Roma per cui un vero romano, non quelli che si dicono romani e lo sono  solo perché questa città accoglie tutti, non può che sentirsi ferito, al punto che veramente sente piangere il suo cuore.

Roma tu non puoi essere quella che oggi si presenta agli occhi di chi ti ama da quando è nato qui e vuole continuare ad adorarti come si adorano le bellezze eterne, senza tempo.

Non puoi permetterti che le migliaia di persone che ogni giorno arrivano a renderti onore, attratti dalle mille emozioni che sai dare, tornino a casa delusi, amareggiati, increduli.

Roma, chi ti ama sa che tu non sei quella che il malgoverno, la corruzione, la mancanza di rispetto di molti cittadini, ormai, pericolosamente, abituatisi all'inciviltà fa vedere agli occhi del mondo.

E seppure ogni giorno si convive con scene che non vorremmo vedere, se ogni giorno spostarsi è una scommessa continua, se molte strade sono diventate corse ad ostacoli tra buche, spazzatura, feci di cani non raccolte da padroni incivili, se prendere un taxi non è così facile come dovrebbe essere, se gli autobus sono insufficienti ad assorbire la richiesta, la metro dai cantieri decennali, anche con tutte queste e altre "disgrazie", io continuo, come penso lo faccia ogni vero romano, ad amarti e dobbiamo essere noi i primi a rispettarti, ad uscire dal velo della rassegnazione, a ribellarci, a protestare perché vogliamo che Roma torni ad essere quella regina incontrastata che ha conquistato il mondo e lo continuerà a sedurre.

(santo david)