Quando ero piccolino e trascorrevo le mie vacanze a Polizzi Generosa, così come le ho raccontate in un mio precedente articolo "le vacanze di un bambino a Polizzi Generosa". ancora non ero sicuro se il mio sogno, che credo essere il sogno di tanti di noi, di girare il mondo, si sarebbe realizzato.
Nella vita ho avuto poi occasione, grazie anche alla mia professione di consulente viaggi, di aver visitato una buona porzione di mondo.
Ci sono però luoghi dove tu puoi tornarci tante volte e hai la sensazione di tornare in un luogo familiare, come quando si torna a casa, magari dopo una lunga assenza.
Polizzi Generosa è per me il luogo dove, dopo la mia casa abituale, ho veramente la sensazione di tornare non in una casa qualunque ma nella mia casa.
La spiegazione di questo affetto ancestrale nasce da quanto ho descritto in quel racconto, dalle sensazioni ed emozioni che corredavano quelle vacanze a Polizzi.
Oggi per l'inevitabilità della vita, tante cose sono cambiate.
La maggior parte delle persone care che facevano parte di quel racconto non ci sono più, siano essi familiari stretti, che amici.
La cittadina di Polizzi ha avuto negli ultimi anni grossi cambiamenti e purtroppo si è andata sempre più spopolando e oggi fa tristezza camminare per il Corso o per le vie adiacenti, in passato piene di negozi, di vita, di commercio e vedere così tante case chiuse o poste in vendita, esercizi commerciali che hanno fatto anche la storia di Polizzi non esserci più.
Eppure nonostante questo, chi come me in quel borgo sa di avere comunque un forte legame, sente inevitabilmente il desiderio di andarci a trascorrere, se non un intero periodo di vacanza, almeno qualche giorno, per ritrovare gli affetti più cari, sapendo che sarai sempre accolto con lo stesso affetto di sempre.
Ci sono tornato anche in questa estate 2019, dopo l'ultimo viaggio del 2016, raccontato in
Ho ritrovato l'affetto di sempre, la stessa accoglienza, la totale disponibilità.
Camminavo in strada e come sempre persone che ti fermano, ti riconoscono, ti salutano, anzi ora con l'avvento delle condivisioni sui social ho avuto anche persone che mi hanno riconosciuto e mi hanno fermato per salutarmi.
Anche la stessa casa appartenuta alla nostra famiglia, seppur oggi non più nostra, sembra sempre che sia lì in attesa del nostro arrivo e immancabilmente non può mancare la foto a ricordo, davanti alla porta.
Si svuota il paese ma le montagne che circondano Polizzi e che gli donano quel clima così pulito, così benefico specialmente per chi vive in città caotiche e inquinate, le vallate piene di natura, i boschi, i ruscelli, i daini, le lepri, gli scoiattoli che incontri quando vai verso Piano Battaglia sono sempre lì.
Chi leggerà questo mio articolo penserà che sia molto di parte e condizionato dalla mia personale esperienza di vita.
E allora sfido chiunque non sia mai stato in Sicilia o se è stato in Sicilia, non ha mai pensato di addentrarsi nel suo interno e andare a scoprire le bellezze nascoste, di andare a Polizzi Generosa.
Probabilmente potrebbe non provare le stesse forti emozioni che posso provare io o chiunque sia legato a questo paese, ma di sicuro troverà un sorriso, troverà persone che se possono farti sentire ospite non si tirano indietro e quando dal Belvedere si affaccerà su quello scenario naturale, che potrà ammirare senza neanche pagare un obolo, magari chissà potrebbe "sentirsi a casa" e provare un giorno il desiderio di tornarci.
Colgo l'occasione per ringraziare i parenti, gli amici, chiunque mi abbia fermato e salutato, il Sindaco Lo Verde per l'accoglienza, i proprietari del B/B Sciabaké dove abbiamo pernottato, e mi auguro che Polizzi sappia ritrovare la forza (cosa che non manca ai polizzani) per dare di nuovo a Polizzi quel ruolo che aveva e che merita di tornare ad avere.
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